Come resistere alla semplificazione della realtà a cui conducono la visione utilitaristica e neoliberale dell’individuo, ma anche la critica sistematica del dominio? Rendendo giustizia al lato luminoso del sociale, ciò che non richiede affatto di negare i suoi lati oscuri. Chanial esamina il legame amoroso, ma anche il desiderio come violenza. Dialogando con le teoriche del care, indaga la cura come un “potere dei deboli” che non è privo di lati oscuri. A fronte della crisi ecologica, egli propone un’“etica della Terra” e sottolinea l’urgenza di stabilire con la natura nuove forme di reciprocità. Infine, più che mai attuale è oggi la lezione di Marcel Mauss, che ci ricorda che solo riconoscendo le nostre generose relazioni di reciprocità è possibile (ri)tessere i fili di un mondo comune.